04/11/2020 - Nuovo Dpcm firmato!

04 Novembre 2020
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04/11/2020 - Dpcm firmato

Lockdown in zone rosse, stop spostamenti e ristorazione, negozi chiusi, coprifuoco nazionale alle 22: le misure nelle fasce di rischio Covid.

Coprifuoco anticipato alle 22 in tutta Italia, chiusure e blocco spostamenti a seconda del livello di rischio Coronavirus attribuito alle regioni, con un meccanismo automatico, dai mini lockdown nelle zone rosse alle nuove restrizioni in quelle arancioni ed anche verdi: sono le misure chiave del Dpcm anti Covid firmato nella notte dal Governo ed in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre ed atteso in Gazzetta Ufficiale in mattinata.

Nelle prossime ore sapremo anche in quale categoria sarà collocata ogni regione, in base ai 21 criteri stabiliti, che su ordinanza del Ministero della Salute saranno automaticamente obbligate ad attenersi alle regole di ciascuna fascia di rischio per almeno 15 giorni. Nell’ultimo monitoraggio disponibile, quello dal 19 al 25 ottobre, ad esempio, 11 Regioni/PA sono classificate a rischio elevato e 8 a rischio medio.

Rischio basso

Le limitazioni minime, che si applicano in tutte le aree del Paese in cui il rischio contagio è classificato come basso, sono le seguenti.

  • Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, fascia oraria in cui si può uscire solo per comprovate esigenze lavorative, di salute o personali, previa autocertificazione. Nelle altre ore della giornata non ci sono obblighi ma è fortemente raccomandato di uscire solo per motivi di necessità, anche se non c’è bisogno di autodichiarazione per spostarsi di giorno.

  • Chiuse le mostre e i musei, le sale bingo e scommesse. Stop anche a crociere e concorsi pubblici (tranne in sanità) compresi quelli nella scuola (ma le prove del 4 novembre si svolgeranno regolarmente).

  • Le scuole superiori fanno didattica a distanza, mascherina obbligatoria anche seduti al banco.

  • Il coefficiente di riempimento massimo dei mezzi di trasporto pubblico locale è al 50%.

  • Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

  • I ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie possono lavorare dalle 5 alle 18.00, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, l’asporto si può fare fino alle 22, niente limiti alla consegna a domicilio. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.

  • Consentite attività sportiva o motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché nel rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e un metro per ogni altra attività.

=> Dpcm: stop spostamenti fra Regioni

Rischio medio

Per avere certezze è necessario attendere il testo del decreto. Intanto, in base alle anticipazioni, sembra certo che bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie  resteranno chiusi sempre. Salvi parrucchieri, barbieri e centri estetici. Dovrebbe essere vietato anche spostamenti tra comuni (in un comune diverso da quello di residenza o domicilio), salvo comprovate esigenze di lavoro, studio o salute (anche per portare i figli a scuola).

Rischio alto

Nelle zone rosse (si parla ad esempio di Lombardia e Piemonte), divieto totale di spostamenti sia fra le regioni, sia tra comuni (e forse persino all’interno del suo territorio senza un valido motivo).

Si potrà svolgere attività motoria solo in prossimità della propria abitazione e con la mascherina. L’attività sportiva si potrà effettuare solo all’aperto e in forma individuale.

Chiusura dei negozi che non vendono beni alimentari o essenziali e di tutta la ristorazione (tranne in autogrill, aeroporti ed ospedali) ma resta consentita quella a domicilio, e fino alle 22 quella con asporto. Chiuse anche le industrie.